Se John Locke fosse stato un informatico e non un filosofo probabilmente avrebbe scritto:
“La tolleranza è necessaria in un sistema informatico libero.”
Perché la tolleranza non è solo una virtù che ogni essere umano dovrebbe avere, ma anche una componente che qualsiasi sistema informatico moderno e ben progettato dovrebbe possedere, così da garantire sempre un servizio ottimale anche in caso di problemi e guasti.
Ovviamente quando si parla di tolleranza di un sistema informatico non ci si riferisce all’:
“Atteggiamento teorico e pratico di chi, in fatto di religione, politica, etica, scienza, arte, letteratura, rispetta le convinzioni altrui”
Ma alla fault tolerance e cioè alla capacità di un sistema di continuare a funzionare e fornire il servizio richiesto anche in presenza di guasti o malfunzionamenti hardware, software o di rete.
In altre parole, la fault tolerance permette di mantenere la continuità del servizio anche in caso di errori o anomalie, garantendo un’elevata affidabilità del sistema.
Esistono diverse tecniche per implementare la fault tolerance in un sistema informatico:
- Ridondanza: consiste nel duplicare i componenti critici del sistema in modo che, in caso di guasto di uno di essi, gli altri possano continuare a funzionare. La ridondanza può essere applicata a diversi livelli, come ad esempio l’hardware (duplicazione di dischi, processori, server), il software (duplicazione di applicazioni, database) o la rete (duplicazione di collegamenti, router)
- Failover: consiste nel reindirizzare il traffico da un componente guasto a un componente di riserva. Il failover può essere automatico o manuale, e può essere implementato a livello di hardware, software o rete
- Hot swap: consiste nella sostituzione di un componente guasto mentre il sistema è in funzione. L’hot swap è possibile solo con alcuni componenti, come ad esempio i dischi rigidi o le schede di rete
- Graceful degradation: consiste nel ridurre le funzionalità del sistema in modo controllato in caso di guasto di un componente. La graceful degradation permette di mantenere in funzione il sistema anche in caso di guasto, pur con alcune limitazioni
La scelta della tecnica di fault tolerance più adatta dipende principalmente da 3 fattori:
- Il tipo di sistema: sistemi mission-critical, come quelli utilizzati in ambito medico o finanziario, richiedono un livello di fault tolerance più elevato rispetto a sistemi meno critici
- Il costo: le tecniche di fault tolerance più avanzate possono essere costose da implementare e mantenere
- Le prestazioni: la fault tolerance può avere un impatto negativo sulle prestazioni del sistema
Quando si usa la fault tolerance?
Le tecniche di fault tolerance vengono usate in molti servizi informatici, tra cui:
- Sistemi di clustering: un cluster è un gruppo di computer collegati in rete che opera come un unico sistema. In caso di guasto di un computer, gli altri computer del cluster possono continuare a fornire il servizio.
Esempio: un sito web di e-commerce ad alto traffico potrebbe utilizzare un cluster di server per garantire la continuità del servizio anche in caso di guasto di un server. - Sistemi di tolleranza ai guasti basati su software: esistono diverse applicazioni software che possono essere utilizzate per implementare la fault tolerance in un sistema informatico.
Esempio: un software di replicazione dei dati può essere utilizzato per copiare automaticamente i dati su un server di backup in caso di guasto del server primario. - Servizi di backup e disaster recovery: i servizi di backup e disaster recovery permettono di ripristinare i dati e le applicazioni in caso di guasto hardware o software.
Esempio: un’azienda potrebbe utilizzare un servizio di backup cloud per archiviare regolarmente i propri dati e un servizio di disaster recovery per ripristinare i dati e le applicazioni in caso di un disastro informatico
Disaster Recovery e Fault Tolerance
Nella nostra filosofia la tolleranza ai guasti e il disaster recovery sono due pilastri fondamentali per la sicurezza e il successo di qualsiasi azienda.
Per questo nei nostri servizi di disaster recovery sono sempre integrate tecniche di fault tolerance.
In parole semplici, la tolleranza ai guasti rende un sistema più resistente ai malfunzionamenti, mentre il disaster recovery garantisce la capacità di ripristinare rapidamente dati e sistemi in caso di disastro.
I vantaggi sono evidenti:
- Minore downtime: un sistema con tolleranza ai guasti è meno incline a fermarsi, garantendo maggiore produttività e continuità del servizio
- Impatto ridotto dei disastri: un piano di disaster recovery efficace permette di ripristinare l’operatività in tempi rapidissimi, limitando le perdite finanziarie e i danni alla reputazione
- Reputazione aziendale solida: la capacità di ripristinarsi rapidamente da un disastro rafforza la fiducia dei clienti e la reputazione dell’azienda
- Produttività inarrestabile: i dipendenti possono continuare a lavorare anche in caso di eventi avversi, grazie alla ridondanza dei sistemi e al piano di disaster recovery
- Vantaggio competitivo: le aziende che investono in tolleranza ai guasti e disaster recovery sono meglio preparate ad affrontare le sfide impreviste e a prosperare nel mercato competitivo di oggi
In conclusione, la fault tolerance è un elemento fondamentale per la progettazione e l’implementazione di sistemi informatici affidabili e sicuri. L’adozione di adeguate tecniche di fault tolerance può ridurre significativamente i rischi di interruzione del servizio e i costi associati ai guasti, garantendo la continuità del servizio e la protezione dei dati.
Se questa poi è abbinata a un servizio di disaster recovery sei sicuro che il tuo sistema informatico è protetto e che puoi dormire sogni tranquilli.